Non ho mai voluto essere una principessa.
Non ho mai voluto essere una principessa. Da bambina mi immaginavo archeologa, astronauta, guerriera, cow girl. Da bambina mi immergevo con la fantasia in avventure, incredibili scoperte, percorsi impossibili da superare. Mi immaginavo nei panni di una strega, sognavo di avere poteri magici, mi vedevo come una guerriera che veste alla marinara, ma non volevo essere la principessa Serenity, quanto piuttosto Sailor Mercury, immersa nei libri o Sailor Mars con il potere del fuoco. Crescendo volevo essere Lara Croft, tipo Indiana Jones, ma con molte più tette. Ed anche Clarice Starling, la protagonista del Silenzio degli Innocenti, agente FBI. Il mio primo cosplay è stato quello di Silk Spectre II (personaggio di Watchmen) e la scorsa settimana sono letteralmente impazzita quando ho visto WandaVision e mi è tornata la voglia di creare un nuovo abito solo per indossare i panni di Scarlet Witch. Insomma, per quanto sia cresciuta, come tutte o quasi le ragazze della mia età, a pane e Disney, io non mi impersonificavo mai in una principessa, quanto piuttosto in quella che in un modo o nell’altro spaccava il c… ehm, avete capito.
Strano, per una che per anni ha cercato l’amore come se potesse essere l’unica cosa a salvarla. O forse rivelatorio di una parte di me che ne ha saputo sempre di più sulla questione.
Lo scorso weekend io e Boy abbiamo dormito in un borgo compreso di castello e mi è venuta l’idea di fare degli scatti in stile principesco, così mi sono comprata una coroncina sul santo Amazon, e ci ho provato. Certo io e Boy abbiamo tentato di fare delle foto dove apparissi delicata come una vera principessa, fra risate e piccoli scleri, e qualcuna è venuta anche carina… ma alla fine mi sono buttata sul letto ho preso il telecomando e mi sono resa conto che non potrei mai essere una principessa, perché la vita me la sono salvata da sola, e sinceramente un abito da guerriera mi sta molto meglio che una corona.