Perché dovresti scrivere un diario di viaggio.

Nella lista delle cose che amo, scrivere e viaggiare sono tra le prime in classifica, quindi lo ammetto, potrei chiudere questo articolo semplicemente dicendoti che dovresti scrivere un diario di viaggio perché cavolo, che c’è di più bello?! Ma non lo farò, poiché desidero che chiunque tu sia e per qualsiasi motivo tu sia arrivata sul mio blog, possa comprendere i reali benefici del tenere una traccia scritta della tua esperienza.

Innanzitutto, se non ci conosciamo già, mi presento: io sono Lisa, sono una Life&Travel Coach, ma anche una blogger che parla di vita e di viaggi! Ed oggi desidero farti scoprire i benefici dello scrivere un diario di viaggio per la tua crescita personale.

Pronta a partire?


Viaggiare significa crescere


Sono profondamente convinta che ogni viaggio ci insegni qualcosa, che ogni esperienza fatta al di fuori di quelli che sono i nostri soliti confini ci spinga oltre noi stessi per farci scoprire parti di noi che non conoscevamo affatto e metterci in gioco per non tornare mai a casa come prima. Tant’è che del creare percorsi che ottimizzino questa possibilità di crescere viaggiando, ne ho proprio fatto un lavoro.


Spesso però, siamo talmente bombardati da opportunità, opzioni di scelta, stili di vita degli altri, da non riuscire a mettere il focus su noi stessi. Questo ci porta a vivere una mancata connessione con il nostro io più profondo e con le sue evoluzioni, con il rischio di cambiare senza rendercene conto e di ritrovarci a pensare di essere fermi, fuori tempo, non abbastanza (bravi, belli, fortunati, produttivi, ecc… come gli altri). E questo accade anche in viaggio, spesso e volentieri, perché abbiamo la fretta di non perderci nessuna esperienza, l’ansia di fare lo scatto migliore per Instagram, il desiderio di vivere anche noi quello che hanno vissuto i nostri “idoli”.

Tenere un diario di viaggio ci permette, durante un’esperienza nuova, di tenere traccia del nostro percorso interiore. Ci permette di, magari con il supporto di domande specifiche di Travel Coaching per porre l’attenzione sulle cose più importanti, di identificare i nostri punti di partenza, gli obiettivi, i cambiamenti conquistati e le occasioni di crescita impreviste ma speciali, per poter tornare a casa con il bagaglio necessario a rianalizzare quanto e come ci siamo trasformati in viaggio e applicare il nuovo alla nostra vita di sempre. Portando inoltre nella nostra realtà: autostima, sicurezza in noi stessi, senso di auto-efficacia.


Scrivere è un’opportunità per raccontarci a noi stessi


Ok, ammettiamolo, nella nostra epoca contemporanea, spesso si fanno certe scelte di viaggio per poterle mostrare sui social. Lo faccio anch’io, lo facciamo tutti, perché il bisogno di riconoscimento è un istinto umano naturale. Vogliamo essere visti e riconosciuti, approvati e qualche volta invidiati, spesso stimati. Fa piacere all’ego, ma a volte rischia di lasciarci vuoti.

Creo contenuti di viaggio, e lo faccio per raccontare soprattutto il sentire del viaggio a chi magari non ne ha l’opportunità o desidera comprendere cosa significa davvero viaggiare, rispetto all’andare in vacanza (@rendilatuavitailviaggio è il mio profilo IG dedicato solo a questo) e lo faccio anche per ricordare a me stessa cos’ho provato, ma devo dire la verità: quello che dico è sempre rivolto ad un pubblico e questo cambia tutto. Lo cambia perché ogni cosa rivolta agli altri è inevitabilmente filtrata.

Scrivere un diario di viaggio è invece l’occasione per raccontare a noi stessi la nostra storia. E’ qualcosa pensato unicamente per noi, non per essere mostrato a chi sta al di fuori, ma per poterci vedere nudi e liberi immersi in una nuova esperienza. Tenendo un diario di viaggio, non solo possiamo raccogliere pezzi di avventure, emozioni, ticket, cartoline, istantanee a parole di ciò che stiamo vivendo, ma possiamo anche mettere su carta i nostri pensieri più intimi, l’espressione di noi stessi più libera, fuori dai nostri confini e senza nessun paura di venire giudicati.
Farlo ci permette di esplorare e contemporaneamente di esplorarci, di entrare in connessione profonda con il nostro vero io, di diventare protagonisti della nostra storia senza la necessità di metterci in mostra. Questo è un lavoro interiore di forte impatto che parte da una domanda che può davvero cambiare tutto: chi siamo davvero quando nessuno ci conosce e nessuno ci guarda? Spesso nella risposta sta il nostro Perché alla vita.


Leggersi per impostare una nuova rotta


L’ho accennato nel primo paragrafo e voglio riprendere qui questo punto, perché è fondamentale. Il viaggio ci lascia qualcosa (se glielo permettiamo) che può davvero spostare la nostra bussola interiore. Scrivere un diario di viaggio ci permette di avere a portata di mano:

  • emozioni;
  • esperienze;
  • domande profonde;
  • ricordi incredibili;
  • pensieri privati, liberi e senza filtri;
  • annotazioni improvvise;
  • traguardi raggiunti;
  • confini superati;
  • idee da percorrere;
  • e molto altro…

Che riletto, rivisto, riorganizzato e ascoltato nuovamente può darci accesso a nuove strade.
Un diario di viaggio è una mappa verso il futuro, perché in esso possiamo trovare le risposte a domande che non sapevamo di avere e che possono guidarci verso una vita sempre più allineata al nostro vero Io.


Sai cosa vorrei? Vorrei che tu fossi arrivata qui e che abbia deciso di aprire Amazon per acquistare il tuo primo diario di viaggio, pronta a scoprire e a scoprirti attraverso esso. A me è sicuramente venuta voglia di comprarne uno nuovo! Come, ad esempio, questo Taccuino a Righe (link affiliato).

Ma al di là di tutto, vorrei davvero che tu partissi per la tua prossima avventura con un obiettivo in mente: darti l’opportunità di tornare a casa più consapevole di chi sei e di dove vuoi e puoi andare.

Lisa Merzi

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