I 3 luoghi a forte carica energetica da vedere assolutamente in Andalusia.
Siamo abituati a pensare ad alcuni Paesi specifici quando pensiamo a luoghi dalla forte carica energetica e sono quasi certa che la tua mente stia volando verso le terre anglosassoni ed in particolare in direzione Stonehenge, oppure in Egitto per passeggiare vicino alle Piramidi, o ancora sull’isola di Pasqua o se magari conosci un po’ dei luoghi a forte carattere spirituale italiani, alla Tomba dei Giganti in Sardegna. E sono quasi certa che raramente quando si parla di Paesi che possiedono luoghi energetici ti ritroveresti a pensare alla Spagna, e faresti uno sbaglio. In Spagna, ed in particolare in Andalusia, possiamo trovare siti più o meno storici che conservano in sé un forte potere. Ed è per questo che oggi voglio raccontarti dei tre luoghi energetici dell’Andalusia che meritano assolutamente una visita.
Cosa sono i luoghi dalla forte carica energetica?
Prima di proseguire però è doverosa una premessa, per scoprire cosa si intende quando si parla di luoghi a forte carica energetica. Questo tipo di luoghi, chiamati anche luoghi di Potere, sono posti distribuiti nel Mondo che: per la loro posizione geografica e naturale, per il fatto che dove si trovano si siano compiuti dei “miracoli” o fatti straordinari, o per il fatto che le persone che li hanno vissuti abbiano rilasciati in essi forti emozioni; si sono caricati di un forte potere energetico, spirituale e vibrazionale (ho parlato della Legge di Vibrazione quando ti ho raccontato cos’è la Manifestazione, se vuoi saperne di più puoi leggere il mio articolo a riguardo).
Sono luoghi che fin dalle antichità hanno la capacità di elevare l’uomo e di dargli un accesso diretto con il divino, qualsiasi sia la sua concezione di divino. Sono luoghi caratterizzati da un’aura mistica e magica, che infondono nelle persone: pace, armonia, consapevolezza, un senso di elevazione tanto quanto di capacità di profondità in se stessi.
I luoghi di Potere sono in grado di suscitare in noi scoperte, cambiamenti, fortissime emozioni. Poiché qui attiviamo, in maniera naturale grazie alle energie stesse del luogo, la nostra parte più spirituale (che con ben sai se mi leggi da un po’, non per forza è collegata alla religione).
Ognuno di noi può essere più o meno sensibile ai diversi di luoghi energetici, ed alcuni di essi ci chiamano proprio per scoprirli: attraverso sogni, letture o scoperte mai casuali, istinto.
Durante il mio viaggio in Andalusia, ho incontrato 3 luoghi di Potere, che ti consiglio assolutamente di visitare, se deciderai di esplorare questa regione spagnola.
Alhambra, Granada
L’Alhambra è un complesso palaziale andaluso che si trova a Granada. Se già la città di Granada è assolutamente da visitare, recarvisi senza prenotare la Cittadella Rossa sarebbe da pazzi (prenotare è fortemente consigliato per evitare la file e poter visitare tutto il complesso, puoi farlo da qui: Biglietti per l’Alhambra).
Il suo nome che si traduce appunto come Cittadella Rossa, si pensa che derivi dal colore rosato caratteristico delle sue mura, che ne delimitano i confini rendendola a tutti gli effetti una Medina. Venne costruita nel 1232 dal popolo islamico, e il primo sultano a viverla fu Muḥammad ibn Naṣr , chiamato anche Nazar, che aveva la barba rossa ed era chiamato Il Rosso (questo crea infatti alcuni dubbi sulla provenienza del nome della stessa cittadella). Tra il 1300 e il 1400 il complesso di palazzi crebbe e si estese sempre di più e al suo interno erano presenti tutte le utilità necessarie per i cittadini: moschee, botteghe, scuole, servizi e molto altro.
Ad oggi se possiamo visitare questa meraviglia, divenuto Patrimonio dell’Unesco e che è stata fra le candidate per diventare una delle nuove Sette Meraviglie del Mondo, lo dobbiamo ai re cattolici che quando riconquistarono la città nel 1492 scelsero di non distruggerla (destino che subirono molti altri monumenti islamici), ma di insediarvisi, continuarne i lavori ed abbellirla aggiungendo parti dallo stile più occidentale.
Il merito va però dato anche a Washington Irving, che durante il periodo di abbandono che l’Alhambra subì, decise di vivere proprio qui per un periodo e ne narrò le vicende in un libro meraviglioso (link affiliato) capace di farci vivere in un’altra epoca, e che ai tempi riportò l’attenzione su questo luogo, facendolo così recuperare e diventare ciò che è adesso. Un vero museo a cielo aperto.
Il complesso si estende per più di 100000 metri quadrati di superficie, ed è formato da palazzi, giardini, torri, fontane tutti finemente decorati che vi lasceranno incantati. E risveglieranno in voi un senso di elevazione profonda.
Questo è un luogo in cui vedrete davvero la meraviglia e sentirete scorrere un’energia unica. Per me è stato così e per molte notti, e ancora adesso, sogno di quel luogo. Tanto che ho cercato per anni il libro di Irving, che per un lungo periodo è stato irreperibile, per poi trovarmelo tra le mani come un dono un Natale di alcuni anni fa, ed ora quella copia, in un’edizione speciale che purtroppo è quasi introvabile, è ora fissa sul mio comodino. Pronta a riaccompagnarmi ogni volta a rivivere quella magia.
P.s. Inoltre anche una delle mie citazioni preferite la nomina. Caso o destino?
Sì, a pensarci bene lei il mondo lo voleva vedere. Quella consapevolezza le era cresciuta dentro piano piano… la consapevolezza che oltre i confini di Longbridge esisteva un intero universo, più in là del capolinea 62, di Birmingham, addirittura dell’Inghilterra. E lei lo voleva vedere, e dividerlo con qualcuno. Voleva che qualcuno la tenesse per mano mentre lei guardava la luna che sorgeva sopra al Taj Mahal. Voleva essere baciata, piano, ma a lungo, sullo sfondo magnifico delle Montagne Rocciose, in Canada. Voleva scalare l’Ayers Rock all’alba. Voleva qualcuno che le chiedesse di sposarla mentre il sole al tramonto stendeva le sue dita rosso sangue sui minareti rosa dell’Alhambra.
Jonathan Coe
Moschea Cattedrale, Cordova
Le colonne di questo luogo parlano. Questa è l’impressione che ho avuto la prima volta che ho messo piede qui dentro, ed è stata la stessa cosa che ho sentito quando ci sono ritornata una seconda volta. Questo luogo incredibile racconta storie, voci, intrecci e ti tocca profondamente.
La Grande Moschea di Cordova, oggi Cattedrale dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima di Cordova, è l’esempio perfetto dell’integrazione dell’arte arabo-islamica con l’architettura gotica e rinascimentale dell’Andalusia.
All’inizio qui si trovava la chiesa visigotica di San Vincenzo eretta circa nel 600, che successivamente venne distrutta nel 756 quando i musulmani invasero la città ed eressero la Moschea che negli anni si ingrandì sempre di più rendendola assolutamente maestosa. Nel 1236 la zona venne riconquistata dai cristiani che convertirono la moschea in cattedrale facendo piccole modifiche, fino ad arrivare nel XVI secolo, momento in cui il clero deciso di intervenire in maniera più drastica. La scelta fu quella di demolire la parte centrale della moschea ed inserire al suo posto una vera chiesa cattolica con la realizzazione di una navata, un altare ed una cupola. La scelta ai tempi fu fortemente criticata, ma quello che nacque fu qualcosa di unico, diventato oggi Patrimonio dell’Unesco.
Quando entrate nell’edificio infatti ci si trova immersi nella cultura islamica e solo ad un certo punto, svoltando quasi l’angolo, si scopre la cattedrale che vi farà rimanere estasiate.
Quando penso all’integrazione che vorrei nel Mondo, non posso che pensare a questo luogo incredibile.
Per prenotare i biglietti: Visita la Mezquita-Catedral de Cordoba.
Madīnat al-Zahrāʾ
La Medina Azahara a 5 chilometri da Cordova ai piedi della Sierra Morena, è un sito archeologico che ospitava la residenza del califfo andaluso ʿAbd al-Rahmān III, che decise di fondarla per frane il centro di rappresentanza del nuovo califfato e le diede il nome della sua concubina preferita Zahrā.
La città-palazzo copriva 12 ettari di terreno, e per la sua complessità e maestosità, viene chiamata la Versailles dimenticata del Medioevo. Funti musulmane parlano di 10000 operai che si dedicarono a costruirla, per poi vederla distrutta solo nel 1010 a causa del susseguirsi di invasioni che posero fine al califfato.
Solo nel 1911 venne ritrovata ed iniziarono i primi scavi archeologici che ad oggi ne hanno riportato alla superficie solo il 10%, ma grazie alla dichiarazione di Patrimonio dell’Unesco la Comunità Europea ha dedicato dei fondi al proseguimento degli scavi, che probabilmente porteranno alla luce sempre di più la maestosità di questo luogo.
Un luogo che mi ha fatta sentire a Casa. Nonostante il caldo torrido di agosto, il periodo in cui la visitai, da quel luogo me ne andai con una nuova consapevolezza. Qui scorre una vita, un mistero, un amore finemente raccontato dalla pietra e dagli alberi che la circondano. La leggenda vuole infatti che il califfo per non far sentire alla sua amata la mancanza della neve, tipica della Sierra Nevada, da cui lei proveniva piantò una serie di mandorli, così che ogni primavera i petali che cadevano imitassero la neve tanto amata dalla sua Zahrā.
Per visitare il sito archeologico non è necessario prenotare, l’ingresso è gratuito per i cittadini UE, a pagamento il collegamento dell’autobus tra il sito archeologico e il museo (circa 3€).
Se quindi stai programmando un on the road in Andalusia, questi tre luoghi dal forte carattere energetico, sono assolutamente da inserire nel tuo itinerario. Sono certa che ti permetteranno di vivere un’esperienza che ti mostrerà un nuovo modo di osservare la cultura, la storia e anche te stessa. Perché è questo che fanno i luoghi di potere: ci guidano verso l’alto e in profondità.
Sei già stata qui? Cos’hai vissuto durante quell’esperienza? Raccontamelo nei commenti.
[…] Vederla mi ha fatta tornare con il cuore all’Alhambra di Granada (te ne ho parlato in questo articolo sui luoghi a forte carica energetica dell’Andalusia) e le lacrime mi hanno riempito subito […]