On the Road negli Stati Uniti: il nostro itinerario di 16 giorni tra città e grandi parchi.

Quando ho detto a mio marito, che ai tempi ancora non lo era, che per il viaggio di nozze avevo pensato ad un on the road in America, avevo il desiderio di fare tantissime tappe! Poi però, mentre iniziavo a fare i conti di tempo, budget e necessità varie ed eventuali, mi è diventato chiaro in poco tempo che: per organizzare bene un on the road negli Stati Uniti, devi fare una selezione delle mete che vuoi vedere.

Ed oggi ti voglio proprio raccontare come ho strutturato il nostro itinerario, più qualche tips utile! E se anche tu stai desideri organizzare questo tipo di viaggio, non perderti il mio articolo con tutte le informazioni utili all’organizzazione, dai voli, al noleggio auto, ai documenti, al budget che dovrai prevedere! Ma chi sono io per raccontarti tutto questo? Io sono Lisa, Life&Travel Coach e blogger che parla di vita e di viaggi.

Pronta a partire?


Come scegliere le tappe da fare nel tu on the road negli Stati Uniti


La prima scelta necessaria per organizzare al meglio il nostro viaggio itinerante negli Stati Uniti, è stato identificare l’area su cui ci volevamo concentrare, e desiderando dare particolare spazio ai grandi parchi, la nostra scelta è ricaduta sulla West Coast. La seconda selezione è stata identificare quali città erano per noi fondamentali, a quali parchi volevamo dare priorità (ce ne sono veramente tanti!), e quali attività ed esperienze ci potevano interessare.

Insomma, per prendere le decisioni più giuste e selezionare le tappe perfette per il tuo itinerario devi partire da te e dai tuoi compagni di viaggio, facendoti delle domande specifiche di Travel Coaching:

  • Quali aspettative, sogni e desideri sono legati al viaggio che sto organizzando?
  • Che tipo di esperienze desidero vivere durante il viaggio che sto organizzando?
  • Come mi vorrò sentire alla fine del viaggio?
  • A cosa non posso rinunciare e dove sono disposta ad uscire dalla mia comfort zone durante questo viaggio?

Ma anche tenere conto delle questioni pratiche:

  • Quanti giorni ho a disposizione?
  • Qual è il budget che ho a disposizione?
  • Dove mi conviene atterrare e da dove mi conviene ripartire?
  • Quante ore siamo disposti a guidare?

Unire tutte queste risposte, mettendole in unione con quelle dei tuoi compagni di viaggio, ti aiuterà a definire al meglio il tuo itinerario su Misura. E in aggiunta puoi prendere ispirazione da quello che hanno fatto gli altri, come ad esempio noi!


Itinerario di 16 giorni on the road negli USA – West Coast


Giorno 1 -Viaggio

Partenza da Verona nel primo pomeriggio, scalo a Parigi e arrivo a Los Angeles poco prima delle 22. Calcola almeno un’ora e mezza per uscire dall’aeroporto superando i controlli e ritirando le valigie, raggiungere il noleggio auto e ritirare la tua vettura, perché l’aeroporto è enorme, la fila al controllo passaporti (e visto! Ricorda che se hai il Passaporto Italiano dovrai anche fare richiesta dell’ESTA) è sempre piuttosto lunga, e per raggiungere i rental car dovrai prendere la navetta gratuita, perché sono praticamente tutti esterni all’aeroporto. Tienine conto soprattutto al ritorno, per non rischiare di perdere il tuo volo!

Giorno 2 – Los Angeles

In una giornata siamo riusciti comodamente a visitare svariati quartieri di questa città enorme e colorata, tra cui: Beverly Hills, la zona della Walk of Fame, Rodeo Drive, Downtown e Little Tokio. E abbiamo fatto anche qualche altra stop tra una tappa e l’altra. Per spostarti a Los Angeles l’auto è essenziale! Ma preparati a spendere parecchio per i parcheggi.

Giorno 3 – Los Angeles

Questa giornata l’abbiamo dedicata agli Universal Studios di Hollywood, per poi spostarci alla sera al Pier a Santa Monica. Ricordati di prenotare in anticipo il biglietto per entrare il parco, e se pensi di andarci una sola volta nella vita, ti consiglio assolutamente di fare un investimento e comprare i biglietti Express che ti permetteranno di saltare le file!

Giorno 4 – Los Angeles e spostamento a Barstow

L’ultimo giorno a Los Angeles l’abbiamo usato per visitare la zona di Venice Beach, per poi spostarci a Lake Hollywood, uno dei punti migliori per fare la foto con l’iconica scritta, prima di lasciare la città e dirigerci verso Barstow. Una meta che abbiamo scelto solo come punto di appoggio per continuare poi il nostro viaggio, ma che può essere interessante se desideri fare shopping di marca a prezzi convenienti. A Barstow è infatti presente un outlet con svariati brand a prezzi scontati!

Giorno 5 – Calico e Death Valley

Lasciata Barstow ci siamo diretti verso Calico, una delle svariate città fantasma che costellano l’America e che sono un retaggio dell’antica tradizione mineraria e della ricerca dell’oro. Io c’ero già stata e ci tenevo tantissimo a rivisitarla e a farla vedere a mio marito. Ricordati che si paga l’ingresso alla cittadina! (8$)

Successivamente ci siamo spostati verso la Death Valley, dove abbiamo pagato il biglietto d’ingresso alle biglietterie automatiche e ci siamo fermati a vedere già uno dei punti più particolari di questo parco nazionale, il Zabrieskie Point, prima di fare il check-in in hotel.

Giorno 6 – Death Valley e Las Vegas, passando dall’Area 51 Alien Center

Sveglia presto, per evitare le ore più calde della giornata e via alla scoperta dei punti principali della Death Valley. Anche in questo caso dovrai fare delle scelte, perché l’area è davvero enorme, ma se non hai intenzione di fare escursioni, in mezza giornata dovresti riuscire a visitare i luoghi più famosi.

In tarda mattinata abbiamo poi iniziato a spostarci verso Las Vegas, facendo una pausa pranzo e benzina presso l’Area 51 Alien Center, una particolare stazione di servizio tutta dedicata agli alieni. Giunti a Las Vegas nel primo pomeriggio, abbiamo sfruttato qualche ora per rilassarci in piscina e riposare un po’, per poi uscire la sera intorno alle 19. Per noi una serata a Las Vegas sulla strip è stata più che sufficiente per poterla vedere, osservarne l’atmosfera, mangiare qualcosa, vedere lo spettacolo delle fontane del Bellagio e rientrare a casa con ancora tutti i soldi in tasca, ma hey, sarai tu a scegliere cosa desideri fare in questo viaggio!


Giorno 7 – Las Vegas e spostamento a Page

Cosa fare la mattina a Las Vegas? Noi l’abbiamo utilizzata per visitare il famoso negozio di pegni Gold & Silver Pawn Shop, della serie TV Affari di Famiglia e per vedere Freemont Street, cioè la vecchia Las Vegas, che devo dire ci è piaciuta molto anche di giorno, quindi sarei stata curiosa di vederla di sera.

Dopo pranzo ci siamo spostati verso Page, facendo il primo tratto di strada lungo (oltre 4 ore) del nostro viaggio, e che sarebbe stata la nostra tappa fissa per qualche notte.

Giorno 8 – Page: Horseshoe Bend e Antelope Canyon

Abbiamo dedicato la mattinata, senza uscire troppo presto, ma nemmeno tardi, all’Horseshoe Bend, che offre un punto panoramico incredibile sul canyon e che si raggiunge con una camminata facile, anche se sotto al sole cocente, di circa 20 minuti.

Dopo pranzo invece ci siamo diretti a quella che è stata l’esperienza naturalistica, per noi, più bella di tutto il viaggio: la visita all’Antelope Canyon. La prenotazione è obbligatoria e vi consiglio di farla per tempo, noi abbiamo prenotato circa 4/5 mesi prima e i posti erano già quasi terminati.

Al ritorno dall’escursione, grazie al consiglio di una signora del luogo, ci siamo goduti il tramonto sul canyon da un’altra prospettiva. E abbiamo chiuso la serata cenando con dell’ottimo cibo messicano in centro a Page!

Giorno 8 – Monument Valley e spostamento a Kayenta

In questa giornata ci siamo lasciati Page alle spalle, per dirigerci verso la Monument Valley e dedicarle il pomeriggio. La distanza tra Page e la Monument è di circa due ore, ma spostandovi tra i due punti il fuso orario cambierà e lancette si sposteranno avanti di un’ora! Tenetene conto, soprattutto in relazione agli orari di apertura e chiusura del parco (questo è fra i parchi nazionali, a differenza per esempio della Death Valley o del Grand Canyon), che ad una certa ora chiudono. Inoltre tenete conto di dedicare almeno 2 ore alla visita del luogo, tra il centro visitatori, i negozietti e la Scenic View Drive (P.s. Questa è una strada sterrata non adatta a tutte le auto!)

Noi abbiamo scelto di non dormire nel parco, perché il famoso hotel al suo interno è tanto rinomato per l’effetto scenico, tanto mal recensito per la struttura, la colazione, il ristorante che abbiamo deciso che il prezzo così alto per noi non valeva la pena; quindi ci siamo spostati a Kayenta, che è a 20 minuti di strada e perfetta per ripartire il giorno successivo.

Giorno 9 – Navajo Moenave Dinosaur Tracks e Grand Canyon

Lasciata Kayenta per dirigergi verso il Grand Canyon, abbiamo inserito sul nostro percorso una tappa poco conosciuta: il Navajo Moenave Dinosaur Track. Questo sito archeologico, mal pubblicizzato e ai più sconosciuto e per questo praticamente deserto, permette di vedere non solo vere impronte di dinosauro, ma anche ossa e uova di dinosauro fossilizzate! Il tutto spiegato con attenzione e cura dai Navajo, che in cambio chiedono un’offerta libera e magari un acquisto dalle loro bancarelle. Per me, che di dinosauri sono appassionata, ne è valsa proprio la pena!

Dopo aver pranzato lì vicino, ci siamo addentrati nell’area del Grand Canyon, iniziando a scoprirne gli svariati punti panoramici sempre più spettacolari, fino ad arrivare all’entrata, dove dopo aver pagato l’ingresso, e aver avuto l’occasione di vedere dei cerbiatti con la loro mamma, abbiamo fatto il check-in e abbiamo passato la serata.

Giorno 10 – Grand Canyon

Tutta questa giornata è stata dedicata al parco, che si può visitare grazie alle navette gratuite che ti portano nei vari punti panoramici e che ti permettono di avere diverse prospettive del canyon. Nel primo pomeriggio siamo rientrati all’hotel, ci siamo concessi una bella merenda e poi ci siamo rilassati in vista della giornata di viaggio intensa che ci aspettava il giorno seguente.


Giorno 11 – Bedrock City, Route 66: Seligman, Kingman, Otaman e direzione Palm Springs

L’undicesimo giorno è stato quello in cui abbiamo percorso più strada, all’incirca 7 ore, ed è stato quindi necessario darci il cambio alla guida, ma anche spezzare il viaggio con qualcosa di interessante.

La nostra prima tappa è stata Bedrock City, una ricostruzione del villaggio dei Flintstones, il famoso cartone animato degli anni ’60, conosciuti in Italia come Gli Antenati. Visitarlo è stato davvero divertente, anche se qualche piccola cura in più renderebbe la visita migliore, ma purtroppo il parco è anche in questo caso poco conosciuto e pubblicizzato e quindi, tristemente, lasciato un po’ andare.

La seconda tappa è stata Seligman, la cittadina che ha dato il via al culto della Route 66 e che ha ispirato il cartone animato Cars. Questo posticino merita assolutamente una visita! Per assaporarne la storia, vedere come la gente del luogo l’ha resa un’attrazione e fare un po’ di shopping a tema.

La terza tappa, sempre sulla Route 66, è stata Kingman. Noi ci siamo fermati qui solo per mangiare e visitare il museo dedicato alla storia della route. Carino, anche se costoso rispetto all’offerta.

La quarta tappa ci è piaciuta moltissimo, ma preparatevi alla strada, perché per raggiungere Oatman, una delle città minerarie della route, dovrete affrontare svariati tornanti e schivare qualche asino. Qui infatti girano liberi e oltre a trovarli in centro alla cittadina, che ha conservato il suo aspetto tradizionale, spesso li troverete intenti ad attraversavi la strada. Promemoria: qui siamo in una zona ritenuta montana, i negozi quindi chiudono molto presto, intorno alle 17! Non arrivate troppo tardi se volete visitare questo paese.

E da qui, via verso Palm Springs, dove dopo svariate ore di deserto siamo arrivati stanchi morti e per nulla pronti alla confusione di questo posto pensato principalmente per la movida. Decisamente non il nostro luogo ideale, motivo per cui dopo cena abbiamo preferito ritirarci e ricaricare le energie.

Giorno 12 – Joshua Tree Nationl Park, Pionnertown e spostamento verso San Diego

Ultimi giorni di viaggio, dopo ieri siamo un po’ stanchi, quindi partiamo al mattino senza troppa fretta e ci dirigiamo verso il Joshua Tree National Park, dove ci concentriamo sul visitare solo 3 punti, poiché anche in questo caso l’area è enorme e in più fa veramente molto caldo.

Successivamente ci spostiamo per pranzare e fare una passeggiata a Pionnertown, un villaggio west costruito come set per i film, oggi ancora occasionalmente utilizzato, che ospita un locale a tema e svariati negozietti. Carino? Sì. Ma dopo aver visto Oatman e Calico, sinceramente l’abbiamo trovato proprio finto e spoglio.

Chiudiamo la giornata spostandoci verso l’ultima tappa del nostro viaggio, San Diego, e prima di dirigerci all’hotel facciamo tappa alla Jolla Cove, dove vivono i leoni marini. Uno spettacolo unico!

Giorno 13 – San Diego

Questa giornata la dedichiamo a visitare i punti principali di San Diego, e a parte il primo spostamento per lasciare la macchina al parcheggio gratuito, il resto degli spostamenti li facciamo tutti con il Trolley, la metro esterna che collega tutta la città. Davvero comodissima per muoversi!

Prima tappa la Old Town di San Diego, dalle vibes messicane e piena di negozietti di souvenirs e artigianato. Il mio consiglio: tornate a cenare qui alla sera! Ricordatevi però che i ristoranti chiudono presto.

Ci spostiamo poi, con i mezzi pubblici, verso la zona di Little Italy, per poi muoverci a piedi nel quartieri Marina ed Embarcadero, visitare il Seaport Village dove abbiamo mangiato e visitato un sacco di negozi carini, e chiudere la giornata con un bel gelato nel Gaslamp Quarter, prima di riprendere il Trolley e tornare aall’Old Town per cena.

Giorno 14 – San Diego

Questa seconda giornata a San Diego l’abbiamo dedicata allo zoo, essendone appassionati, e vi assicuro che vi servirà praticamente tutta la giornata, perché è enorme! E camminerete parecchio, perciò alla sera avrete voglia solo di riposare.

Giorno 15 e Giorno 16 – Rientro a casa

Se all’andata il fuso orario vi permetterà di recuperare un’intera giornata, purtroppo al ritorno la perderete. Noi abbiamo avuto anche alcuni cambi orario e aereo che ci hanno complicato un po’ il ritorno, ma alla fine siamo arrivati a casa, stanchissimi, ma davvero entusiasti del viaggio fatto!


Spero che il mio itinerario possa esserti d’ispirazione, ma prima di chiudere, voglio essere sincera con te e dirti un paio di cose che farei diversamente:

  • Passerei solo una notte nel Grand Canyon, dedicandogli qualche ora in meno per spostarmi prima sulla Route 66;
  • Dormirei sulla Route 66, magari proprio nei dintorni di Seligman o di Kingman;
  • Non mi fermerei a Palm Spring, ma mi avvicinerei più all’entrata del Joshua Tree National Park;
  • Se avessi avuto un giorno in più avrei aggiunto una giornata al Parco Disneyland di Los Angeles!

E ora chiudo per davvero.
Hai qualche domanda sul nostro viaggio? Ti serve qualche consiglio su hotel e ristoranti? Scrivimi un commento. Ti leggo e rispondo sempre.

Lisa Merzi

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