Come smettere di autosabotarti e creare la felicità che ti meriti.
Per anni ho avuto la convinzione di essere una vera e propria lanterna nel buio per i casi umani. Incredibilmente avevo la capacità di attrarre a me solo uomini assolutamente non pronti ad avere una relazione seria, che si buttavano a capofitto nel rapporto con me i primi tempi per poi scappare a gambe levate quando io proponevo un’evoluzione della relazione, che finivano irrimediabilmente per illudermi di aver trovato quello giusto per poi lasciarmi l’amaro in bocca. Poi, con tanto lavoro interiore e non poche fatiche, mi sono resa conto che non era vero che attraevo solo uomini inadatti a me… io sceglievo quegli uomini consapevolmente perché una delle cose che più mi faceva paura in assoluto, era ritrovarmi in una relazione seria che potesse limitarmi in qualsivoglia modo.
Insomma, ad un certo punto, ho scoperto che non ero sfortunata, la verità è che mi stavo intenzionalmente autosabotando. E’ capitato anche a te? Immagino che se sei qui a leggere il mio articolo la tua risposta sia Sì o che il dubbio di farlo inizi a balenarti in testa.
Quindi, vediamo insieme: quali sono i segnali che ti dicono che ti stai autosabotando, perché tendiamo a farlo e come smettere di farlo per poter ottenere finalmente una vita all’altezza dei nostri desideri.
Quali sono i segnali di un autosabotaggio?
Ti capita mai di:
- dare priorità alle necessità degli altri invece che alle tue;
- passare molto tempo a pianificare ed organizzare, e poco a fare;
- uscire con persone che non sono il tuo tipo;
- uscire con persone che hanno red flag ben visibili e ritrovarti pure a giustificarle;
- passare le giornate a distrarti con attività leggere, come serie tv o videogiochi, anche se sai di avere scadenze imminenti o cose importanti da fare;
- direi di no alle occasioni dicendo che non sei pronta ad affrontarle, che non hai abbastanza competenze, che non sei adatta al ruolo;
- mollare (relazioni, attività, lavori, ecc) quando le cose stanno andando troppo bene costruendoti motivazioni valide da raccontare agli altri;
- giustificarti continuamente perché non hai avuto tempo per o eri troppo stanca per;
- non chiedere aiuto, perché devi per forza farcela da sola;
- non dare peso ai tuoi sentimenti e bisogni, considerandoli non così importanti;
- ripetere sempre lo stesso schema nei rapporti amicali, amorosi, lavorativi;
- continuare a rivangare il passato pensando a come eri felice un tempo in quella determinata situazione o con quella persona;
- metterti a confronto con gli altri in ogni situazione, soprattutto quando non siete allo stesso punto del percorso;
- ricercare la perfezione ad ogni costo prima di fare qualcosa o portare a termine un progetto;
- procrastinare ciò che devi fare dando la colpa ad altre persone o ad eventi esterni?
Bene, se ti sei ritrovata in uno o più di questi comportamenti, complimenti: stai ingannando te stessa” E sì, sono ironica nel dirti brava. E’ tempo di cambiare amica mia, perché quello che stai facendo è costruirti una rete di scuse, confini protettivi e soluzioni facili, che però ti impediscono di crescere, creare benessere per te stessa, ottenere ciò che davvero vuoi.
Perché ci autosabotiamo?
Il nostro cervello ha un compito ben preciso in mente: tenerci al sicuro. Solo che a volte non si rende conto che esagera. E questo è esattamente ciò che accade quando mettiamo in atto comportamenti di autosabotaggio. Desideriamo evitare situazioni che potrebbero “metterci in pericolo”, farci soffrire, e così costruiamo uno ecosistema che ci da l’illusione di essere al sicuro, anche se siamo consapevoli in fondo che invece di essere protetti, siamo infelici. Cerchiamo di non confrontarci mai con il fallimento e l’incertezza, e troviamo escamotage per restare nella nostra comfort zone, dicendo che: non siamo abbastanza bravi per farcela, non è poi così importante ottenere quella cosa, non è colpa nostra è che siamo sfortunate e non incontriamo mai l’uomo giusto, non abbiamo mai un’occasione lavorativa seria, non siamo destinate ad eccellere…
Dietro a questo comportamento spesso si celano convinzioni limitanti e paure che ci impediscono di vedere la realtà ed agire per cambiare la nostra vita in positivo. Ad esempio:
- pensiamo che se cambiamo qualcosa, potremmo perdere quello che abbiamo o l’affetto delle persone vicine a noi;
- siamo profondamente convinte di non meritarci la felicità (io ne so qualcosa!);
- abbiamo una bassa autostima condizionata da esperienze passate o da idee che ci siamo fatti su noi stesse.
La buona notizia è che sono tutte cause su cui è possibile lavorare, per rendersi libere e poter finalmente muovere i giusti passi verso uno stato di benessere.
Come smettere di autosabotarsi?
Il primo passo necessario per smettere di autosabotarsi è avere il desiderio di cambiare le cose ed essere pronte a prendersi la responsabilità di farlo.
Dopo di che è importante prendere consapevolezza di due cose:
- in quale o in quali campi tendiamo a ripetere uno schema che non ci porta mai avanti;
- quali sono i pensieri limitanti che ci impediscono di cambiare strada.
Una volta identificato in quale ambito della nostra vita ci sentiamo in trappola e successivamente quali convinzioni ci tengono in quella trappola, anche se spesso la porta d’uscita è vicina, è tempo di lavorare sul nostro mindset per cambiare il nostro pensiero e liberarci dei pesi che da troppo tempo ci portiamo dietro.
Liberandosi dai blocchi mentali che ci impedivano di vedere l’uscita è possibile rendersi conto di quello che si possiede, sviluppando un profondo senso di gratitudine; di quello che si è, aumentando la propria autostima e infine identificare nuove strade che ci possono portare verso la costruzione della nostra felicità.
Non è un processo facile, per questo farsi affiancare da un Life Coach in questa fase potrebbe essere la soluzione giusta. Identificare cosa non funziona, lavorare sul proprio mindset e poi agire nella direzione dei propri desideri è esattamente ciò che faccio nel mio percorso di Life Coaching: Artemis, e se senti che è arrivato il momento per te di uscire da questo loop:
Ma poi la mia vita amorosa com’è finita? Beh, a settembre mi sposerò con un uomo meraviglioso con cui ho una relazione stabile da circa 6 anni e che dal primo momento si è buttato nella relazione come me, permettendomi di mantenere sempre l’indipendenza di cui ho bisogno per stare bene.
E tutto questo è stato possibile perché ho fatto il passo più importante: mi sono presa la responsabilità della mia felicità.
Che ne dici di farlo anche tu? Io sono qui per aiutarti in questo.