Irlanda on the road: itinerario di 8 giorni.
Parlo spesso dell’Irlanda come uno dei viaggi che mi ha cambiata profondamente ed è davvero così. Ricorderò per sempre il momento in cui sulle Isole Aran, con la pioggia che oramai aveva bagnato ogni strato che indossavo ed EX che si lamentava ogni due per tre, io mi ero sentita profondamente felice. In quel momento non me ne fregava nulla dell’acqua o del malumore altrui, io stavo vivendo quel momento e stavo esplorando il Mondo e mi sentivo connessa alla vita. In quel momento, per la prima volta, ho capito che potevo essere felice da sola ed è stato il punto esatto della mia vita in cui è iniziata la mia rivoluzione interiore.
Ed oggi ti voglio portare alla scoperta dell’isola di smeraldo, attraverso un itinerario on the road dell’Irlanda tra natura e storia, che io feci nel 2016.
Pronta a partire?
Informazioni utili per viaggiare in Irlanda
Prima di iniziare con il nostro itinerario ecco una serie di informazioni utili.
Documenti: per viaggiare in Irlanda basta la carta d’identità valida per l’espatrio o in alternativa, e preferibilmente, il Passaporto. N.B. Per viaggiare in Irlanda del Nord è invece necessario il Passaporto.
Patente e guida: la patente italiana è valida per guidare in Irlanda, ma ricordati che si guida a sinistra (di conseguenza si supera a destra). Ma tranquilla! Anche se inizialmente potrà sembrarti complicato, prenderci la mano è più semplice di quello che sembra. Noi per noleggiare l’auto ci siamo affidati ad Hertz, facendo la Super Cover, che sì costa di più, ma ti garantisce ottime auto e più serenità.
Autostrade: le autostrade in Irlanda sono gratuite, non dovrai quindi pagare nessun pedaggio, a parte per una selezione di strade e per entrare all’interno di Dublino. Il pagamento avviene alla barriera o online, in genere al noleggio auto ti daranno informazioni in merito.
Abbigliamento: l’Irlanda è particolarmente piovosa e tendenzialmente fresca, quindi in qualsiasi periodo dell’anno porta con te una giacca impermeabile, qualcosa per coprirti la testa e un maglioncino caldo.
Prese elettriche: dato che le prese elettriche in Irlanda non sono come quelle italiane, avrai necessità di un adattatore. Io ti consiglio di acquistare quello universale, che potrai riusare in tutti i tuoi viaggi (questo è quello che uso io #adv)
Internet: in Irlanda (se la tua tariffa lo prevede) potrai continuare ad usare la tua SIM senza costi aggiunti, semplicemente attivando il roaming. N.B. La copertura senza costi aggiuntivi non è garantita in Irlanda del Nord.
Volo: raggiungere l’Irlanda è abbastanza facile, in quanto esistono svariati collegamenti da vari aeroporti italiani con Dublino. Io viaggiai con Ryanair da Milano Bergamo.
Orari: come spesso accade nel Nord Europa gli orari di apertura dei siti e dei musei sono ristretti (spesso chiudono alle 17), quindi ricordatevi di partire presto al mattino per potervi godere tutto al meglio, anche perché poi anche gli orari della cena terminano molto prima di noi! Spesso alle 21 la cucina chiude.
Cibo: carne, zuppe, pane all’aglio, pesce, la cucina irlandese è varia e ricca, ma ricordati di non perderti la tradizionale colazione, che spesso viene servito anche come piatto unico a pranzo, data la sua abbondanza! E non farti spaventare dal sanguinaccio, provalo, ti assicuro che non te ne pentirai.
Visitare l’Irlanda è piuttosto facile, noi abbiamo incontrato persone accoglienti e gentili. A Dublino c’è più microcriminalità, quindi attenzione a borse e zaini, ma in generale il Paese è piuttosto sicuro. Tutti parlano inglese e in qualche zona più remota il gaelico, che è la lingua ufficiale, ma comunicare non sarà un problema. Da tenere a mente che zone come le Isole Aran e le Cliff of Moher, con scogliere spioventi e forte vento, possono essere molto scivolose e franare, quindi tieni a mente che la tua vita vale sempre di più di una bella foto!
Itinerario di 8 giorni in Irlanda: cosa vedere, dove dormire e dove mangiare
Giorno 1 Dublino – Dingle
Dopo essere atterrati (io vi consiglio di prendere un volo al mattino), essersi rifocillati (ricordatevi di fare scorta di acqua e cibo da avere sempre a portata in macchina, questa è una cosa essenziale per gli on the road) e aver ritirato l’auto è tempo di lasciare subito Dublino per dirigersi a Sud e sul lato opposto dell’isola. Il tempo di percorrenza sarà di circa 4h, ma non vi annoierete durante la tratta perché l’Irlanda inizierà da subito a mostrare il suo paesaggio, dipinto di verde e spruzzato del giallo dei fiori tipici che troverete ovunque (nota: io ho visitato il Paese in Maggio). Ma per spezzare il viaggio vi consiglio di fare una pausa per vedere le rovine del Dunamase Castle (chiamato anche Rock of Dunamase). Anche se sono solo rovine, sono molto ben conservate, non si paga l’ingresso e dall’alto si può vedere tutta la campagna circostante.
Una piccola curiosità: alcune delle tappe che ho deciso di visitare in Irlanda le ho scelte a partire dal mio film preferito categoria commedia romantica, cioè Una Proposta per dire Sì (Leap Year). L’hai visto? Io lo adoro!
Ripreso il viaggio arriviamo a Dingle, piccolo paesino di pescatori colorato ed accogliente, dove abbiamo soggiornato presso il Murphy’s B&B (#adv) Ho un ricordo bellissimo di questo piccolo bed&breakfast, soprattutto di come avevano ricavato un bagno piccolo ma accogliente. Per la cena poi mi appoggiai direttamente al Pub che fa parte della struttura. Che scorpacciata meravigliosa feci di zuppe e pane all’aglio!
Giorno 2 La Penisola di Dingle
La Penisola di Dingle è un luogo incredibile, ricco di cose da vedere, sia in termini di panorami, sia in termini di storia e da meravigliosamente inizio alla Wild Atlantic Way: la strada costiera che percorre la costa Ovest dell’Irlanda con vista sull’oceano.
Dopo una passeggiata a Dingle mettetevi in macchina e preparatevi ad esplorare tra scorci di blu, spiagge bianche, cavalli, vento e molto altro. Cosa non potete perdervi:
- Inch Beach, una spiaggia bianchissima che vi farà sentire ai Caraibi;
- Penisola di Maharees (Ballycurrane);
- Baia di Brandon
- Connor Pass, una strada montana con una vista incredibile. Parcheggiate la macchina e salite sulle rocce (non è faticoso) per godervi lo spettacolo. Questo è uno dei punti dell’Irlanda che mi resteranno nel cuore per sempre;
- Kilmalkedar Church, un sito ecclesiastico medievale;
- Gallarus Oratory, considerata la chiesa cristiana più antica di tutta l’Irlanda (c’è un centro visitatori con servizi ed informazioni sulla storia, dove si paga un piccola somma per accedere);
- Reask, un sito monastico in rovina dov’è presente una pietra Ogham;
- percorrete la strada costiera (tra Ferritersquarter e Coumeenoole) per avere la vista sulle Blasket Island, un caratteristico arcipelago di isole, oramai disabitate, ma bellissime per la loro forma e la loro natura. Si possono esplorare (meteo permettendo) facendo dei tour in partenza da Dingle, ai tempi io non riuscii a farlo per questione di tempistiche.
Anche la seconda sera a Dingle ci siamo appoggiati per cena, con soddisfazione, al pub della struttura.
Giorno 3 Cliff of Moher
Il terzo giorno è stato dedicato tutto alle meravigliose scogliere di Moher, anche perché per raggiungerle da Dingle vi serviranno poco più di 3h. Se partite presto vi consiglio di fare una sosta a Limerick (per pranzare e vedere il King John’s Castle), ma assicuratevi di prendervi abbastanza tempo da dedicare poi alle scogliere (in estate è bellissimo recarvisi anche all’ora del tramonto). Il costo d’entrata è di 12€, ma se prenotate online i biglietti potete approfittare di uno sconto. In loco c’è un grande centro visitatori con tutti i servizi.
Attenzione: la zona è spettacolare, passeggiate lungo le scogliere e godetevi tutto il panorama, ma tenete conto del vento e che avvicinarsi troppo ai bordi può essere pericoloso.
Dopo la visita ci siamo spostati a Doolin per il pernottamento. Purtroppo non ricordo il nome del B&B in cui ho dormito ed è un vero peccato, perché la proprietaria fu gentilissima! Infatti mi diede disponibilità dopo che l’altro B&B prenotato dovette chiudere per un’emergenza familiare e ci aiuto a farci rimborsare da Booking, facendoci poi pagare una tariffa più bassa ed offrendoci una meravigliosa colazione irlandese la mattina dopo!
Giorno 4 Inishmore, Isola Aran
Il quarto giorno mi sveglia con la pioggia ed il mare mosso ed un traghetto prenotato per un’escursione in giornata di Inishmore, l’isola più grande nell’arcipelago delle Aran, ma questo non mi fermò e una volta verificato che il traghetto era confermato (se le condizioni meteo sono particolarmente avverse le linee vengono sospese) partii.
Io mi affidai a Doolin Ferries, ma ci sono diverse compagnie che propongono l’escursione, per un costo A/R di 25€. Se c’è posto potete fare il biglietto anche direttamente al molo di Doolin. Partenza alle 10 e ritorno alle 16.
Una volta arrivati sull’Isola ci sono dei pulmini a pagamento che fanno il giro di tutti i punti più importanti e caratteristici, in particolare il sito archeologico di Dun Aengus, con il suo forte preistorico databile a ben prima del I millennio a.C. (entrata 5€).
Vi innamorerete di Inishmore, delle sue incredibili scogliere, dei suoi colori e dell’atmosfera unica.
Una volta tornati sulla terra ferma ci siamo spostati, in circa 1h20′ a Galway, dove dormii in una camera privata in uno ostello che non mi sento di raccomandare. Mentre vi raccomando di mangiare la pizza che fanno qui a Galway da The Dough Bros, valutata come la miglior pizza d’Irlanda e confermo che era sorprendentemente buonissima!
Giorno 5 Galway
Dopo due giorni impegnativi dedicate la mattinata a visitare Galway, con le sue stradine colorate e i negozietti dove comprare l’originale Claddagh Ring ideato proprio qui.
Cos’é il Claddagh Ring? E’ il tradizionale anello di fidanzamento irlandese dove si fondono 3 simboli: due mani (l’amicizia), che sorreggono un cuore (l’amore) sormontato da una corona (la lealtà). Potete leggere qui qualche informazione in più sulla sua storia, le leggende legate ad esso e gli usi. Io ne possiedo uno da tantissimi anni, acquistato ancora prima di andare in Irlanda e ci sono profondamente legata.
Dopo pranzo riprendete la macchina e raggiungete il Monastero di Clonmacnoise (entrata 8€). Fu fondato nel 545 da San Ciarán, e merita assolutamente una visita (calcolate circa 1h30′), poiché pur essendo in gran parte in rovina ha una bellissima energia e le varie strutture che lo compongono sono davvero affascinanti.
Chiudiamo la giornata raggiungendo, in circa 2h, Wicklow a cui ci dedicheremo l’indomani. Il B&B dove dormii attualmente è chiuso, ma forse è meglio così! Ahahah non ve lo avrei consigliato. Tieni conto che ai tempi prenotammo, a parte la prima notte, i B&B di giorno in giorno, questo ci permise di risparmiare moltissimo (spendemmo in media fra i 60 e gli 80€ in due a notte con colazione e parcheggio), ma ci mise anche nella condizione di doverci un po’ accontentare in alcuni casi.
Giorno 6 Glendalough, Wicklow Mountain
Il punto di partenza della giornata è Glendalough dove si trova il sito monastico di San Kevin e un centro visitatori (si paga il parcheggio). Il sito, molto più piccolo di quello di Clonmacnoise, a me è piaciuto moltissimo, l’ho trovato davvero magico e mi ha fatta sentire in una fiaba.
Successivamente preparatevi ad una bellissima passeggiata tra il lago piccolo e il lago grande, dove potrete godervi i meravigliosi colori delle Wicklow.
Se siete attrezzati con scarpe adatte e avete il fiato, c’è una bellissima passeggiata che fa il giro panoramico di tutto il lago grande. Ai tempi io interruppi il giro perché iniziò a diluviare, ma magari sarete più fortunati!
E’ tempo di raggiungere l’ultima tappa: Dublino.
Anche qui non vi consiglierò la guest house in cui dormimmo, ma sapete che su Booking potete trovare sempre ottime soluzioni.
Giorno 7-8 Dublino
Lo devo ammettere, non mi sono innamorata di Dublino, anzi, a mio parere è il punto meno interessante di tutta l’Irlanda, a parte per il Trinity College. Ed è a partire da questo che vi consiglio di organizzare la vostra visita della città.
All’interno del Trinity College ci sono svariati punti da vedere, ma il cuore di tutto è la Old Library. Ci sono diversi percorsi di visita, a partire da 19€, e vi consiglio di prenotare online per evitare la lunga fila quasi sempre presente.
Oltre a questa tappa immancabile ecco cosa vedere a Dublino:
- Temple Bar, non potete non fermarvi qui a bere una Guinness;
- City Hall;
- Millenium Bridge;
- Meeting House Square;
- Fishamble Street;
- Cow’s Lane;
- Grafton Street;
- Molly Malone Statue, che raffigura una pescivendola immaginaria chiamata Molly Malone, protagonista di una famosissima canzone irlandese;
- Ha’ Penny Bridge;
- Christ Church Cathedral;
- St. Patrick Cathedral;
- St. Stephen’s Green (parco verde nel cuore della città);
- O’Connel Street (è la strada principale caratterizzata dal monumento The Spire e dalla Statua di James Joyce)
- Docklands, è la zona portuale in cui vedere: Grand Canal Square, Grand Canal Theatre, Famine Memorial (un’installazione di grande impatto);
Aggiungo due tappe che ai tempi non riuscii a fare:
- Poolbeg Lighthouse;
- Guinness Storehouse.
L’ultimo giorno dopo aver dedicato la mattina a terminare la visita della città, fu il tempo di riconsegnare la macchina e riprende il volo verso l’Italia.
E così siamo arrivati alla fine di questo itinerario in Irlanda, fra scogliere, il blu dell’oceano e siti archeologici preistorici e non. Che dire? Ve ne innamorerete, e anche se continuo ad essere legata alla mia amata Scozia, posso dire che anche nella vicina Irlanda ho lasciato un pezzettino di cuore.
Viaggiatrice, che ne dici, pronta a partire? Se hai altre domande lasciamele pure nei commenti, rispondo sempre.
[…] non perché l’Irlanda non sia meravigliosa, anzi! (ti ho infatti parlato in questo articolo di questa isola incantata), ma perché durante quel viaggio le nostre differenze erano state […]