Come imparare ad ascoltare e comunicare efficacemente.
Mia madre ha la tendenza da sempre a dirmi una cosa che reputo reale: “la cosa più difficile da gestire sono le relazioni”. Relazioni non solo intese come quelle di tipo romantico, ma anche famigliari, amicali, tra colleghi e direi spesso e volentieri anche tra sconosciuti. Negli anni mi sono spesso chiesta: come mai una delle cose che dovrebbe arricchirci di più e donarci un flusso costante di amore, cioè creare legami con gli altri, spesso ci mette invece in crisi, ci provoca dispiacere, diventa un ostacolo alla nostra crescita? La risposta l’ho trovata crescendo, lavorando su me stessa e poi scoprendo il coaching e diventano una Life Coach. Le relazioni spesso diventano difficili perché non sappiamo comunicare nel modo corretto.
Questo è il motivo per cui ho deciso di scrivere questo articolo in cui ti voglio trasmettere i principi base per imparare ad ascoltare e comunicare efficacemente per migliorare le tue relazioni, qualsiasi sia la loro natura.
Le conseguenze di una comunicazione sbagliata
Prima di imparare come si dovrebbe ascoltare e come si dovrebbe parlare, voglio però ricordarti quali sono le conseguenze dell’avere una comunicazione errata, così che tu capisca che è davvero importante farsi un’analisi di coscienza, rendersi conto di come si parla e di come si presta attenzione all’altro, e impegnarsi per migliorare.
Comunicare nel modo sbagliato porta a:
- fraintendimenti, che favoriscono lo sviluppo di rabbia, senso di inadeguatezza, atteggiamenti difensivi;
- innescare nell’altro convinzioni limitanti che possono condizionarlo per molto tempo;
- incomprensione, con il risultato che la comunicazione non porta nessuna azione o porta ad azioni sbagliate, e non risolve la questione;
- allontanamento, anche fra persone che provano un forte affetto o amore;
- odio, con tutta la violenza che ne può conseguire.
Sono certa che nelle conversazioni che hai avuto nella tua vita svariate volte ti sia trovata ad affrontare alcune di queste situazioni e che spesso questo ti sia accaduto con la stessa persona o con un certo tipo di persone (per esempio le conversazioni con la tua famiglia spesso conducono a litigate o ti sembra che il tuo compagno proprio non ti capisca). Questo avviene spesso perché in alcuni ambiti tendiamo a dimenticare totalmente le regole della buona comunicazione, poiché pensiamo, sbagliando, che se qualcuno ci ama dovrebbe capirci e basta. Mi spiace comunicarti che non è così, ma proprio perché amiamo qualcuno dovremmo impegnarci di più per accogliere e condividere emozioni, pensieri e parole. Quindi vediamo come farlo.
Come ascoltare efficacemente
Se sei stata attenta e stai già iniziando a prestare ascolto, ti sarai accorta che ho sempre, nelle frasi di questo articolo, messo prima l’ascolto e poi il parlare. Questo perché erroneamente pensiamo che la comunicazione sia dire dire e dire, far sentire la nostra voce. La comunicazione però nasce con uno scopo preciso: trasmettere informazioni. Ciò che è più importante quindi non è far partire quelle informazioni, ma riceverle per poterle usare correttamente. Ecco perché prima di imparare a parlare agli altri efficacemente, dobbiamo imparare ad ascoltare davvero.
Nel mondo del coaching si parla non più di ascolto (in fondo quasi tutti abbiamo le orecchie e la maggior parte funzionano), ma di ascolto attivo. La differenza diviene chiara già per l’espressione stessa. Le orecchie ascoltano in modo passivo sempre, sentiamo il rumore della moka la mattina (o quello della macchinetta Nespresso XD ), gli uccellini fuori dal balcone, tua figlia che urla Mamma per la quindicesima volta in mezz’ora, il tram che passa sotto casa, il suono di un messaggio Whatsapp… Ma quando conversiamo con gli altri, dovremmo far diventare le nostre orecchie parte attiva. Che non significa saperle muovere a comando, ma porci in modo da poter ricevere chiaramente le informazioni che l’altro ci vuole comunicare. Come farlo? Ecco i principi base dell’ascolto attivo:
1.Ascoltare per comprendere, non per rispondere. Se desideri imparare ad ascoltare efficacemente devi far tuo questo principio. Di base, chi parla con te, sta cercando di trasmetterti un’informazione (emozionale o pratica che sia), non è lì per farsi dare una risposta (a questo ci si arriva dopo);
2.Evitare le distrazioni e partecipare. Quando entriamo in una comunicazione con un’altra persona dovremmo annullare ogni possibile distrazione. So che questo non è sempre possibile, ma ti invito comunque a cercare di evitare tutto ciò che può compromettere il tuo ascolto, in fondo, bastano poche cose. Se l’altro vuole parlare con te, spegnere la TV o mettere silenzioso il tuo cellulare, aiuterà il momento di condivisione. Se qualcuno parla con noi, rivolgergli la nostra attenzione è necessario sia per far sentire l’altro accolto, sia per permettere a noi di ricevere correttamente le informazioni. Prestare attenzione significa anche partecipare, non parlando, ma rivolgendo il nostro corpo verso chi sta parlando e dando segnali di presenza (cenni del viso, contatto visivo, comunicazione non verbale in generale, piccole frasi brevi che confermano l’ascolto come ok, continua, ti sto ascoltando);
3.Comprendere cosa vuole l’altro. Quando avremo ascoltato tutto quello che l’altro ha da dire, prima di rispondere dando soluzioni, dobbiamo capire cosa l’altro vuole e se abbiamo compreso davvero cosa l’altro ha detto. Quindi possiamo fare un recap di quello che c’è stato raccontato e chiedere conferma della comprensione, possiamo fare ulteriori domande nei punti che sentiamo essere critici (es.come si è sentito l’altro durante quello che gli è successo o come può aver agito una delle parti coinvolte), e infine possiamo chiedere: hai bisogno solo di ascolto e presenza, o di una soluzione o un consiglio? E agire di conseguenza.
4.Sospendere il giudizio. Quando ascoltiamo l’altro, esso si deve sentire accolto. Non deve aver paura di sentirsi giudicato, deve sapere che non si deve vergognare di ciò che dice, deve sentire che in noi troverà uno spazio senza conseguenze. Non può esserci comunicazione efficace dove c’è il giudizio, perché esso mette limiti all’autenticità e quindi le informazioni finiranno sempre per essere trasmesse in maniera parziale o fasulla, facendo fallire di conseguenza lo scopo della conversazione;
5.Ascoltare le emozioni dell’altro. Per essere sicuri di aver davvero compreso le informazioni che l’altro ci sta trasmettendo, dobbiamo imparare ad essere empatici e a riconoscere le emozioni che l’altro sta provando. Questo ci aiuterà ad analizzare le informazioni ricevute nel modo corretto. Se siamo in dubbio torniamo al punto 3 e facciamo domande che supportino la comprensione.
Come comunicare efficacemente
Ora passiamo all’altra parte della conversazione o alla prima parte quando invece sarai tu a voler trasmettere informazioni (ripeto, emozionali o pratiche che siano). Innanzitutto ricordati che la gentilezza dovrebbe essere sempre alla base di ogni interazione (non per nulla è uno dei miei valori fondamentali, tu conosci i tuoi? Ho scritto un articolo proprio su come si possono trovare i propri valori personali). Una volta che quindi partirai ponendoti con gentilezza sarai già sulla strada buona per avere una comunicazione efficace.
Ma ora scopriamo insieme i principi base per comunicare correttamente, dividendoli su, se siamo noi a parlare per primi o se stiamo rispondendo all’altro.
Se stiamo dando una risposta all’altro:
1.Evita di esprimere giudizi. Sospendere il giudizio durante la fase di ascolto, vuol dire anche ricordarsi di non sparare sentenze quando è il nostro turno di parlare. Pena l’innescare le conseguenze negative di una sbagliata comunicazione. Spesso infatti le conversazioni falliscono perché ci sentiamo attaccati dall’altro o siamo noi stesse a dire la nostra senza tenere conto dei bisogni e dell’emotività dell’altro (Ho parlato qui del valore del Non Giudizio);
2.Presta attenzione alle tue emozioni. Quando ascoltiamo proveremo diverse emozioni di conseguenza a quello che ci viene detto. Saperle riconoscere ci aiuta a mettere in chiaro due cose: la prima è che ciò che proviamo è la nostra reazione all’altro, ma non è colpa dell’altro (no, non è l’altro a provocarci tristezza, ma è il modo in cui elaboriamo quello che l’altro ci dice a farcela provare); la seconda è che se siamo coscienti di ciò che proviamo possiamo dare una risposta consapevole e non istintiva (che spesso significa uscirsene con qualcosa che era meglio non dire);
3.Allineati all’altro nel dare una risposta attiva. Quando rispondiamo è importante tenere conto dell’intento con cui l’altro sta comunicando. L’altro vuole solo essere accolto? Rispondiamo dando spazio: Sono qui se vuoi raccontarmi altro, comprendo come ti senti e ti sono vicino, se desideri affrontare ancora l’argomento posso aiutarti a processarlo. Se l’altro cerca risposte, allora proviamo a dare soluzioni concrete che siano libere dal giudizio (punto 1) e libere dalle nostre emozioni (punto 2).
Se stiamo iniziando una conversazione:
1.Comunica a partire dai tuoi bisogni. Spesso iniziamo le conversazioni attaccando l’altro. Ti vedo entrare in camera di tuo figlio, dopo una giornata pesante di lavoro e urlare: guarda che confusione! Sei proprio un fannullone! Se poi tuo figlio non sistemerà, cara mia, non so proprio perché ti aspetti qualcosa di diverso. Quando comunichiamo siamo noi che vogliamo trasmettere informazioni, quindi dobbiamo parlare a partire da noi, dalle nostre emozioni, da ciò che ci serve, dai nostri bisogni. Domani prova ad andare da tuo figlio e dirgli: Sai quando torno a casa la sera stanca e vedo la tua camera in disordine, mi sento sopraffatta perché non so se riuscirò a gestire anche questa cosa. Se tu la sistemassi almeno un po’ mi daresti un grande aiuto. Magari non otterrai subito un cambiamento, ma lo stimolerai;
2.Tieni a mente qual è il tuo intento comunicativo. Proprio perché siamo noi a far partire la trasmissione di informazioni, dobbiamo avere ben chiaro qual è il nostro scopo prima di parlare: vogliamo solo ascolto? vogliamo soluzioni? siamo alla ricerca di svago (la comunicazione serve anche a questo)? Averlo chiaro ci aiuterà a rendere efficace il passaggio di informazioni, a rendere proficua la conversazione e a far sì che possiamo ottenere ciò che vogliamo.
Oggi ho voluto parlarti di come migliorare il tuo ascolto e le tua comunicazione, con lo scopo di farti capire che spesso le relazioni sono difficili perché non ci si comprende, sia perché non si ascolta, sia perché non si sa come parlare all’altro. Quello che devi fare adesso è iniziare a portare quello che hai imparato qui nella tua quotidianità e tenere a mente che la base di partenza per ogni conversazione deve sempre essere la gentilezza.
Poi se ti va, fammi sapere com’è cambiata la tua vita imparando ad ascoltare e a comunicare efficacemente. Puoi rispondermi qui sotto nei commenti. Ti leggo sempre.