Piccolo itinerario siciliano: Catania, Caltagirone, Marzamemi e Siracusa.
Sono stata ad un matrimonio di amici in Sicilia qualche giorno fa e, ovviamente, quando ci hanno invitati ho detto subito a Boy che avremmo dovuto approfittarne per fare qualche giorno in più e così ho creato un piccolo itinerario per visitare alcuni punti dell’area catanese. Oggi ti voglio quindi raccontare cosa vedere in 4 giorni in Sicilia, cosa mi ha lasciato questo viaggio e una mia considerazione.
Pronta a partire?
Itinerario siciliano tra Catania, Caltagirone, Marzamemi e Siracusa
CATANIA
Siamo partiti prima dell’alba da Grosseto per prendere un aereo da Pisa con direzione Catania. Era la prima volta che volavamo dall’aeroporto di Pisa, essendo solo ora in questa fase di trasferimento in Toscana, e devo dire che l’ho trovato ben organizzato, ma con pochi servizi. Atterrati con un leggero anticipo a Catania abbiamo ritirato l’auto a noleggio da SicilyByCar, compagnia che abbiamo usato altre volte in Puglia, l’auto era vecchiotta e particolarmente rovinata, ma funzionale (abbiamo provveduto a segnalare tutti i graffi e le problematiche che non erano state inizialmente segnate sul foglio di ritiro, ricordatevi di farlo sempre per evitare che vi addebitino qualcosa che c’era già!). E poi ci siamo diretti verso il centro della città, dove abbiamo lasciato l’auto presso il Parcheggio BluCar (10€ per mezza giornata, ma sorvegliato). A questo punto abbiamo iniziato la nostra esplorazione di Catania, che devo dire mi è piaciuta più di quello che mi aspettavo! Me ne avevano parlato come un città carina, ma non imperdibile, ed invece a me è piaciuta con i suoi giochi di luce, gli spazi ampi che si alternano a spazi contenuti e i suoi colori.
Cosa vedere a Catania:
- Teatro Bellini (non l’abbiamo visto solo da fuori e già così è un capolavoro di architettura;
- Badia di Sant’Agata – vi consiglio assolutamente di salire fino alla cupola, il biglietto costa 5€ e gli scalini si faranno sentire, ma ne vale la pena per godere di una vista meravigliosa;
- Piazza Duomo: qui c’è la Cattedrale di Sant’Agata (non abbiamo visto gli interni perché era in corso la messa) e la particolare Fontana dell’Elefante;
- La Pìscaria, dove si tiene il mercato del pesce, caratteristica piazzetta che ti permette di godere di uno spaccato di vita reale;
- Villa Bellini, un polmone verde nella città, perfettamente curato e perfetto per una pausa rigenerante.
Piccoli consigli di viaggio a Catania:
- dietro a Piazza Duomo, in un vicoletto, se amate i libri vi consiglio di fare un salto all’Antica Libreria. Io l’ho adorata;
- abbiamo pranzato bene alla Pentolaccia e per dessert ho mangiato da loro il miglior cannolo della mia vita!;
- per mangiare il vero arancino invece vi consiglio la Pasticceria Savia, proprio di fronte a Villa Bellini;
- se ami la street art come me devi assolutamente fare due passi nel quartiere di San Berillo, un quartiere critico di Catania e non sempre accogliente, ma che sta cercando di rivalutarsi ed ha cominciato proprio attraverso le opere d’arte sui muri delle vie che lo percorrono.
CALTAGIRONE
Dopo pranzo ci siamo diretti verso Caltagirone, che è stata un po’ il cuore del viaggio poiché location della cerimonia di matrimonio dei nostri amici. Qui abbiamo dormito in Airbnb, uno dei più belli in cui io abbia mai soggiornato, perciò devo assolutamente lasciarvi il link e consigliarvelo: scoprilo qui.
La chicca aggiuntiva di questo appartamento è sicuramente la sua posizione sulla Scala di Santa Maria del Monte, il cuore della città di Caltagirone, con i suoi 142 scalini decorati con la ceramica, che dovete assolutamente salire.
Non abbiamo avuto moltissimo tempo per visitare il paese, ma ne ho scoperto scorci davvero carini con una semplice e piccola passeggiata, quindi se avete modo: esploratelo.
Un piccolo consiglio: noi abbiamo mangiato bene al ristorante La Piazzetta.
MARZAMEMI
Una volta che ci siamo ripresi dal matrimonio, finito intorno alle 2 di notte, e ci siamo trattenuti ancora un po’ a Caltagirone per pranzare con gli sposi (sì, non eravamo ancora stufi di loro ahahah), ci siamo diretti verso Marzamemi perché ci tenevo a vedere questo caratteristico paesino di pescatori. Molti mi avevano detto di non aspettarmi granché, perché è solo una piazza, ma mi permetto di dire, dopo averla vista con i miei occhi che Piazza Regina Margherita è qualcosa di unico. E’ vero è praticamente tutto lì, ma appena ti immergi nel cuore del paesino non puoi che sentirti trasportata altrove, su sul set di un film o in un’altra epoca, e tutte le scene di vita vera diventano qualcosa di unico. Quindi per me assolutamente da vedere!
P.s.C’è più di un parcheggio a pagamento dove si può lasciare la macchina e raggiungere il centro in pochi minuti (3€ per un paio d’ore).
SIRACUSA
Dopo un aperitivo veloce a Marzamemi abbiamo raggiunto il nostro Airbnb a Siracusa (purtroppo non mi sento di consigliarlo, anche se era molto carino, noi abbiamo sofferto della totale insonorizzazione) e stanchi morti abbiamo deciso di andare a prendere una pizza da mangiare a casa e dormire, per avere più energie il giorno seguente.
Raccomando il ristorante Meditè sul porto di Siracusa, noi abbiamo preso da loro la pizza, per me senza glutine ed era davvero buona! E la sera successiva abbiamo cenato di nuovo da loro per provare sia le tapas che l’hamburger, tutto approvato.
La mattina, dopo una buona colazione. ci siamo diretti in macchina al Parco Archeologico di Siracusa che è proprio alle porte della città, abbiamo parcheggiato su strada (erano presenti delle strisce blu, ma la macchinetta del ticket non funzionava) e siamo andati in esplorazione del parco (biglietto 13€). Il Parco Archeologico di Siracusa è molto caratteristico e una delle cose più particolari da vedere è sicuramente l’Orecchio di Dioniso (citato anche nell’ultimo film di Indiana Jones), così chiamato per la sua forma e per la sua particolare acustica. Purtroppo in generale il mio voto complessivo non è positivo perché nel parco c’è molto abbandono e alcuni percorsi sono chiusi senza evidente motivo, un vero peccato dato il valore del sito.
Riportata la macchina al parcheggio del porto (completamente libero e gratuito) siamo andati in esplorazione di Ortigia, il centro storico della città.
Cosa vedere a Ortigia:
- Tempio di Apollo;
- Statua di Archimede;
- Piazza Archimede con la fontana di Diana;
- Piazza Minerva-Piazza Duomo;
- Duomo di Ortigia (Tempio di Minerva);
- Fonte Aretusa;
- Castello Maniace (noi lo abbiamo trovato chiuso).
A Ortigia quello che c’è da fare è camminare fra i vicoletti, scoprirne ogni angolo e tenere il naso all’insù per coglierne ogni particolare. E fermarsi a mangiare da A Putia di Giugio, dove ho fatto il mio pasto preferito qui in Sicilia!
Appunti e considerazioni su questo viaggio in Sicilia
Se hai già letto qualche mio articolo di viaggio, saprai che ci tengo sempre a raccontare, essendo una Travel Coach, l’impatto che il viaggio ha avuto su di me e quindi ecco il perché di questa sezione.
Ero stata in Sicilia solo una volta prima di questo weekend e non avevo visto praticamente nulla a parte il resort lussuoso in cui mi trovavo per un meeting del mio precedente lavoro, perciò le mie considerazioni nascono solo da quello che ho visto in questi giorni. Conoscendomi, pensavo che mi sarei innamorata della Sicilia, ma devo dire che così non è stato.
Se da una parte questo viaggio mi ha fatto riscoprire il mio amore per la fotografia, facendomi divertire e ritrovare quel desiderio di ricerca dei particolari (non facevo foto così belle da secoli! e soprattutto credo di non averne mai fatto di così belle da quando ho smesso di portare in viaggio la reflex con me), dall’altro mi è rimasto un sapore spiacevole in bocca. La Sicilia è senza ombra di dubbio un territorio incantevole, con un grande patrimonio artistico, che però è penalizzato da: lo stato di abbandono di alcune aree, che non restano nascoste, ma sono proprio dietro l’angolo dei luoghi più belli e dalla sporcizia. E’ davvero un peccato camminare verso il centro di Catania o di Ortigia e dover schivare l’immondizia per terra, o muoversi verso dell’entroterra e vedere cumuli di sacchetti su ogni lato della strada.
Questa situazione mi ha dato molto dispiacere, perché ripeto che ho amato fotografare questi paesini e città, notarne tutte le magnifiche decorazioni e osservare la vita che scorre fermandola in uno scatto. Non trovavo tanta ispirazione da tantissimo tempo. Ma girando l’angolo ogni volta mi ritrovavo davanti ad un contrasto che mi faceva pensare che è un peccato creare zone e misura di turista e poi dimenticare che c’è chi lì ci vive e potrebbe godersi luoghi meravigliosi.
Così torno a casa con la consapevolezza di aver ritrovato il mio amore per la fotografia, con il desiderio di scoprire altre parti della Sicilia e con la speranza che questa terra si possa rivalutare come meriterebbe.
Sei mai stata in Sicilia? Cosa ne pensi delle mie considerazioni? Parliamone insieme nei commenti.