Ti racconto il mio anno, tra bilanci e sbilanci.

Ci sono tanti modi di fare bilanci: con i numeri, considerando le uscite e le entrate, impilando i traguardi e sottraendo i fallimenti, ascoltando il cuore, considerando se stessi per come si è cresciuti e migliorati, e dove magari non lo si è fatto per nulla, contando chi si è perso e chi invece ha arricchito la nostra vita, riguardando i buoni propositi per scoprire che spesso li abbiamo dimenticati o volutamente ignorati, tenendo conto che non esiste un giudizio ma solo la vita, cercando di sfalsare i risultati o scegliendo invece di essere autentici, che poi è sempre il modo che preferisco.


Quest’anno sono tornata a viaggiare, finalmente ad un ritmo che si addice al mio cuore nomade, finalmente libera dopo due anni di restrizioni per il Covid. Ho iniziato a febbraio con una breve fuga romantica in Toscana, ad inizio aprile sono tornata in Slovenia, per la prima volta facendo un viaggio in gruppo, perché desideravo rivederla in primavera ed invece abbiamo trovato la neve. A metà aprile siamo scesi in Puglia per passare la Pasqua con la famiglia di Boy, per poi chiudere il mese con un ritorno a Parigi. Una Parigi condivisa con persone speciali, dove abbiamo vissuto l’esperienza incredibile della crociera sulla Senna compresa di cena, che mi ha confermato che in un altro universo una versione di me vive sicuramente in questa città francese. A cavallo fra maggio e giugno io e Boy abbiamo vissuto un viaggio che ha rotto qualcosa dentro di noi, non come coppia, ma come persone… Tenerife infatti ci ha fatto capire che desideriamo una vita diversa, che desideriamo davvero essere padroni del nostro tempo e capi di noi stessi, che ambiamo ad una soddisfazione professionale che comprenda la libertà. A luglio abbiamo fatto un’improvvisa fuga verso Sud, per passare un veloce weekend in Puglia, che ha rafforzato quel desiderio di libertà e ci ha fatto vivere il piacere della lentezza. Ad agosto, come ogni anno, abbiamo fatto le ferie con la famiglia di Boy, due settimane di vita al mare, dove ho cercato di dedicare ogni giorno del tempo al lavoro, perché se desideri un certo tipo di futuro, devi iniziare a costruirlo da adesso! A settembre sono tornata a viaggiare on the road con la mia migliore amica, scoprendo l’Algarve, dedicandoci un tempo che nella frenesia dell’anno non sempre riusciamo a donarci come vorremmo, indagando dentro di noi, lasciandoci libere di dire anche quello che quando siamo nella vita “normale” non ammetteremmo mai. A novembre sono tornata a Casa e per la prima volta ho mostrato Edimburgo a Boy; non è stato un viaggio facile, è stato un viaggio che mi ha spezzato il cuore, che mi ha fatto capire che dentro di me vive una piccola infelicità che merita di essere curata, e che conosco bene la strada per farlo, devo solo iniziare a camminare e a progettare i viaggi per il nuovo anno!


Quest’anno sono stata male. I mie problemi di salute non hanno fatto altro che peggiorare, con un momento di culmine a luglio che mi ha portata veramente allo stremo. Ho pianto, non so nemmeno quante volte ho pianto, per il dolore, per lo sconforto, per la paura, per la rabbia. Ho cercato di essere forte e di non smettere mai di combattere, ma se ti dicessi che è stato facile, mentirei spudoratamente. Quest’anno di facile, con il mio corpo, non c’è stato nulla. E la salita non è ancora finita, tant’é che questo dicembre mi sta dando filo da torcere…però, lo voglio ammettere, in parte è stata anche colpa mia, almeno per quanto riguarda la seconda metà dell’anno. Lo è stata perché se la prima metà dell’anno ho avuto cura del mio corpo, la seconda ho proprio mollato, e per le mie problematiche questo non va bene. Ecco perché fra i mie tre grandi obiettivi del 2023 c’è il tornare a prendermi cura di me.


Quest’anno ho lavorato al mio business, anche se in maniera incostante. Ho tenuto il mio primo corso live online dove ho potuto formare quasi una ventina di donne per migliorarsi personalmente e professionalmente. Ho avuto le prime clienti paganti per i miei percorsi di Life Coaching. Ho ridisegnato i miei percorsi, adeguato i miei prezzi, scelto con decisione e consapevolezza di far diventare il viaggio parte del mio lavoro, attraverso il Travel Coaching. Cercato la giusta strategia e soprattutto la giusta comunicazione, facendo tentativi, alcuni miseramente falliti, altri che hanno dato qualche risultato, altri ancora in fase di sviluppo e forse ancora di ricerca. Ho lanciato il mio primo manuale, in ritardo sulla tabella di marcia, ma senza mollare. Ho ricevuto dei no, ho pensato di essere un’incapace, di non valere abbastanza, ho dato la colpa al mercato, agli altri ed infine a me stessa, poi ho pensato che non c’erano colpe, ma che sono al primo anno del mio business e che la rotta giusta è ancora da impostare. A volte sono stata troppo male per farcela, altre mi sono fatta prendere dall’ansia delle cose che non vanno nella mia vita. In altri momenti sono stata energica e produttiva, creativa, potente. Ho ripubblicato il mio primo libro, editato grazie ad una professionista che pian piano sta diventato anche un’amica; e poi soprattutto ho fatto la presentazione del mio libro, che è stata una serata meravigliosa, colma di affetto e di soddisfazione, dove la vera ciliegina sulla torta è stato il messaggio che mi ha mandato mio padre a fine serata, mostrandomi il suo orgoglio nel vedere quanto sono brava. E forse, forse sono queste piccole cose, che piccole non sono per nulla, ad aiutarmi a conservare dentro di me la determinazione, la motivazione e la convinzione che quello che sto costruendo è il mio scopo ed io lo voglio far crescere sempre di più.


Quest’anno ho affrontato la paura della malattia altrui, cercando di trovargli uno spazio dentro di me senza perdere il mio già precario equilibrio, inizialmente fallendo, per poi trovare la quadra. Quest’anno ho chiesto di nuovo aiuto alla mia psicologa, perché non c’é nulla di male a farlo, mi è servito, ho capito, sono pronta a camminare di nuovo senza stampella. Ho fatto pace con il mio cuore, ritrovando Boy dall’altra parte delle mie paure, rinunciando a qualcuno per fare spazio a me stessa, accettando alcune parti di me che avevo sempre considerato ombre per scoprire che sono solo riflessi, e mi rendono unica. Quest’anno mi sono chiusa dietro svariati muri, soprattutto con le amiche, che però non hanno mai mollato un colpo ed è per questo che sono vere amiche, e continuano a darmi lo spazio per aprirmi quando voglio e per chiudermi quando ne ho bisogno. Quest’anno ho accettato che ci sono parti di me che non posso cambiare, probabilmente perché non voglio farlo e mi va bene così, mentre ne ho scoperto altre che possono evolvere quando do loro spazio per farlo e sono curiosa di vedere dove mi porteranno. Ho deciso di investire su me stessa, in un modo che non avevo mai fatto, anche economicamente parlando ed i risultati che mi si stanno mostrando mi confermano che ho fatto davvero bene, ecco perché sto cercando di capire che altro investimento fare su me stessa. Quest’anno ho preso consapevolezza, sopra ad ogni cosa, di cosa va bene per me e cosa non va bene per me. Ho preso piccole impercettibili decisioni che mi stanno portando sempre più vicina alla vita che voglio, ed anche se ho arrancato parecchio, mi sono sentita spesso incostante o improduttiva, e qualche volta ho pensato di essere destinata ad essere nella media, guardando indietro al mio 2022 mi rendo conto che in realtà ho fatto la cosa più importante: continuare ad agire.


A volte sono state piccole azioni, a volte sono state grandi, certe sono state improvvisate, mentre altre strategicamente pensate e ben organizzate, ma non sono rimasta immobile e la mia trasformazione la vedo. Per questo, guardando al nuovo anno, a questo 2023, mi sono fatta una domanda e ho preso un impegno con me stessa: se con tutti questi passi fatti spesso a caso sono cresciuta così tanto, come può diventare la mia vita impostando una direzione precisa? Io non vedo l’ora di scoprirlo.

E tu?

Lisa Merzi

Desideri impostare la giusta rotta per la tua vita? Allora ho quello che fa per te!

Il mio Workbook Ruota della Vita è uno strumento di Life Coaching utile a direzionare le proprie azioni ed energie verso le giuste priorità per noi stessi. Questo permetterà di impostare la rotta verso la costruzione della propria vita ideale e della propria Felicità su Misura, attuando un miglioramento ed una crescita personale costanti.


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