Come imparare a gestire le Emozioni

Le emozioni sono necessarie, sane ed utili nella nostra vita può capitare però che a volte ci sovrastino, impedendoci di progredire, ecco perché è importante imparare a gestire le emozioni, per poter vivere meglio ed usarle a vantaggio del nostro percorso di crescita personale.

Per molto tempo ho vissuto imprigionata nelle mie emozioni, senza rendermi conto che la scelta di liberarmi era soprattutto mia. Se conosci un po’ la mia storia (puoi leggere qualcosa su di me qui) saprai che per molti anni ho combattuto contro la depressione cronica e quello che mi ha aiutata ad uscirne è stata una combinazione fra Psicoterapia, Life Coaching, la decisione di mettermi al centro della mia vita e l’imparare a gestire le emozioni.

Sai qual è stato il primo passo che mi ha davvero aiutata a cambiare le cose? Accettare le mie emozioni.

Ma non corriamo ed andiamo per gradi. In questo articolo ti racconterò i 5 passi per utili per imparare a gestire le emozioni, ma prima è necessario mettere le basi attraverso una nozione importante, che da la rotta a tutto il resto, perché sì, le emozioni sono come una mappa che ti può portare dove vuoi.

le emozioni sono come una mappa

La base


Secondo vari studi scientifici quando proviamo un’emozione, qualsiasi essa sia, la stessa dura solamente 90”. So che adesso ti starai chiedendo come questo sia possibile, perché sono certa che l’ultima volta che ti sei sentita triste, ferita, arrabbiata ti è sembrato che quell’emozione durasse molto di più. Ed hai ragione, quell’emozione tu l’hai percepita per magari una giornata intera, un’ora o peggio per intere settimane. Solo che l’emozione che tu pensavi di vivere era già finita dopo quei 90” iniziali, tutto il resto del tempo tu hai solo pensato a quell’emozione.

Per il resto del tempo tu hai pensato di essere triste, tu hai pensato alla rabbia che provavi, tu hai pensato e ripensato a ciò che ti aveva ferita.

Per il resto del tempo, restare in quello stato emotivo, è stata una tua scelta.


E’ stata una tua scelta perché i tuoi pensieri sono sotto al tuo controllo, sei tu che li direzioni verso ciò che per te ha importanza o ti sembra averne, e di conseguenza si formano e possono aiutarti o distruggerti.

Prendere coscienza di questo è necessario per iniziare qualsiasi percorso di trasformazione, di miglioramento di sé e della propria vita, per iniziare davvero ad usare le proprie emozioni senza diventarne schiave.


1.Accettare le emozioni


Le emozioni non sono un male, sono uno strumento necessario che da secoli guida ed aiuta gli uomini. Fin dall’antichità grazie alle emozioni l’uomo ha potuto proseguire nel suo percorso di evoluzione, di scoperta, di creazione del mondo in cui oggi viviamo io e te.

La paura ad esempio, una delle emozioni che vorremmo sempre evitare, è stata necessaria per la salvaguardia dell’uomo che attraverso di essa ha imparato a percepire e riconoscere i pericoli, per poi imparare ad evitarli.

Accettare le nostre emozioni è quindi fondamentale perché solo vivendole possiamo capire cos’hanno da dirci ed usare le loro indicazioni per trovare la strada giusta.

Ignorare o cercare di evitare le emozioni non ci protegge da esse, ci rende solo meno capaci di gestirle e di riconoscerle, e questo può solo farci diventare facili prede per le oscurità della vita.

Per molto tempo mi sono accusata e colpevolizzata per le mie emozioni, fino a che ho compreso che esse mi stavano raccontando un piano più grande di cui io custodivo la mappa senza saperlo. Ora quando mi capita che la mia depressione torni a trovarmi (essendo cronica resterà per sempre latente), so che è perché non sto seguendo le indicazioni, allora la accolgo, mi prendo il tempo di viverla e la ascolto per poi ripartire.


2.Riconoscere e indagare le emozioni


Il secondo passo da fare è riconoscere quello che stiamo provando e cercare di capire da dove proviene quell’emozione e di conseguenza che significato ha.

Sembra banale dire ad esempio: sono arrabbiata perché mia sorella mi ha detto che mi vesto male. Ma tutto diventa meno banale quando ci rendiamo conto che la rabbia, l’emozione che stiamo provando, non viene da nostra sorella, viene da noi. Certo, magari lei è stata maleducata o magari noi eccessivamente suscettibili (a volte ripensando ad una situazione ci rendiamo conto che l’altro ha espresso qualcosa e noi l’abbiamo interpretato malamente… ripensaci, magari tua sorella non ha detto che ti vesti male, ma solo che lei non indosserebbe mai quel tipo di abito, il che vuol dire solo che non è nel suo stile). Sta di fatto però che la nostra rabbia proviene da noi stesse e ci sta dicendo qualcosa di specifico.

Per questo è necessario riconoscerla e indagarla.

Quando proviamo qualcosa dobbiamo quindi farci delle domande utili, come ad esempio:

  • cosa provo?
  • che emozione è?
  • perché sto provando questo?
  • cosa potrebbe indicarmi?

Potremmo scoprire ad esempio che ci siamo arrabbiate perché a monte c’era un’altra emozione, legata per esempio all’aspettativa di indossare qualcosa che ci faceva sentire a nostro agio, perché siamo all’interno di un percorso di ricerca di identità, e la non approvazione di una persona che stimiamo ci ha deluse, allora abbiamo reagito con rabbia.

Questo è un esempio, ma spero tu abbia capito il punto. Allora è tempo di passare al prossimo.


3.Tenere a mente che le emozioni sono impermanenti


Uno dei concetti fondamentali del Buddismo è proprio l’impermanenza, che significa che tutto è passeggero, tutto muta, tutto cambia, niente resta immutato per sempre. Le emozioni durano un attimo e poi cambiano, si trasformano, ci mostrano nuove strade, NON CI DEFINISCONO e non definiscono la nostra vita.

Quindi non aver paura di viverle, anzi impara a riconoscerle, perché questo ti permetterà di saperle gestire ogni volta che le incontrerai nel tuo cammino.


4.Usare le emozioni per trovare la strada


Come ti ho detto in più momenti, le emozioni ci servono per crescere, per migliorarci, per cambiare le cose, per conoscerci meglio. Ecco perché quando le viviamo possiamo usarle per capire in che direzione muoverci. Alcune domande ci possono aiutare in questo, eccone alcune sulle quali potrai riflettere la prossima volta (puoi farlo anche per iscritto!):

  • cosa potrebbe farmi stare meglio?
  • di cos’ho davvero bisogno?
  • cosa cambierebbe le cose?
  • cosa posso fare attivamente?

5.Agire!


Se mi leggi da un po’ sai che io sono la fan numero uno dell’azione! Lo sono perché nulla cambia se non muovi quel bel deretano su cui sei seduta. Capire qual è la strada ma non iniziare a camminare non ti serve a nulla e lo stesso vale per le tue emozioni. Esse sono qui per aiutarti, ma il lavoro spetta a te. Quindi una volta che hai accolto e vissuto le emozioni, com’è giusto che sia, cerca di comprendere cosa ti vogliono dire e agisci! Inizia a cambiare le cose.

E se ti sembra di non aver capito nulla di ciò che stai provando, chiedi aiuto.
I miei percorsi di Life Coaching servono anche a questo.



Le emozioni sono una guida, sono come una luce nel buio che ci aiuta a comprendere e a vedere meglio le situazioni e soprattutto quello che nascondono. Imparare ad accettarle, vivere, comprenderle e gestirle è necessario per fare un passo avanti verso la tua Felicità su Misura.

Che ne dici di iniziare a vederci chiaro?

Lisa Merzi

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