Nel cuore di Taranto: cosa vedere nella parte vecchia della città.
Taranto vecchia è stata una scoperta.
Da tempo chiedevo a Boy di portarmi a vederla, ma lui era sempre un po’ titubante, conscio che questa città ha le sue zone d’ombra. Questa volta però si è convinto a propormi una passeggiata al di là del ponte ed è così che abbiamo scoperto, io ed anche lui, che dove c’è ombra c’é anche luce.
Taranto vecchia infatti è viva e si sta rinnovando un pezzettino alla volta, grazie ad una parte di persone che abitano qui e che stanno scegliendo di dare speranza e di avere cura di questo gioiellino del Sud, che con la usa isola posta al centro dei due mari (Mar Grande e Mar Piccolo), sembra quasi un paesino a sé stante, dove le strade si fanno vicoli stretti, dove i gatti camminano e dormono agli angoli e si fermano a guardarti strano per poi farsi coccolare, dove i panni stanno appesi alle finestre e il vociare delle persone è quasi un sussurro.
Se quindi sei interessata a scoprire il cuore di Taranto, ecco un breve itinerario per una mattinata qui.
Parcheggia nella città nuova (noi abbiamo trovato comodamente parcheggio a pagamento on Via Angelo Berardi) ed entra nella parte viva della città nuova percorrendo Via D’Aquino. Noi qui ci siamo fermati da Sandrino per una seconda colazione ed abbiamo mangiato un cannolo spettacolare! Superati i Giardini i Piazza Garibaldi ti ritroverai in un attimo a gustarti la vista sul Castello Aragonese (visitabile su prenotazione con visita guidata) e poco più avanti troverai il Monumento al Marinaio, uno dei simboli della città. Da questo punto, dov’è d’obbligo una foto, potrai gustarti anche la vista sul Ponte Girevole, così chiamato per la sua capacità di aprirsi per il passaggio delle navi non alzandosi, ma facendo girare i suoi bracci di lato.
Superato il ponte la prima meta sono sicuramente le Colonne Doriche del Tempio di Poseidone, unici pezzi rimasti della precedente ed antica costruzione. Qui intorno vive una colonia di gatti di cui il quartiere si prende cura, come ci ha raccontato una gentilissima signora che ci ha visto accarezzarne uno (pulitissimo ed in salute) e si è subito affrettata a fare le presentazioni (con il gatto, che si chiama Tigre) e a raccontarci un po’ del suo amore per questi pelosi e coccolosi animali.
A questo punto non ti resta che immergerti nei vicoli di Taranto vecchia, scoprendo i suoi vari murales e graffiti, i suoi angoli caratteristici, la Cattedrale Basilica di San Cataldo (noi purtroppo non abbiamo potuto visitarla all’interno poiché stavano chiudendo…in anticipo sull’orario indicato, ma che ci vuoi fare, anche questo è il Sud!). Fermati a scoprire i piccoli e per ora pochi, ma in crescita, negozietti. Ed arriva sicuramente fino a Vicoletto Mercanti, il più stretto dell’isola!
A questo punto avrai sicuramente fame, quindi, fai un salto verso il mare per osservare i pescatori e gli allevamenti di cozze (uno dei prodotti tipici del luogo) e poi risali nei vicoli per fermarti a mangiare alla Locanda dei Briganti. Noi qui abbiamo optato per l’antipasto da 7 portate ed è finita che ne abbiamo mangiate 8! Tutte molto buone.
A Taranto vecchia è presente anche una parte sotterranea, purtroppo aperta solo il sabato e la domenica su prenotazione. Trovo sia un peccato non dare più spazio e risalto alle bellezze di questa città, ma sono certa che con il tempo le cose miglioreranno sempre di più, perché quello che ho visto nelle persone che si sono fermate a parlare con noi, nelle attenzioni e la cura di alcuni angoli, nei colori e i disegni che danno vita alla città, è stata una scintilla di speranza. E la speranza si sa è un ottimo concime.
Sei mai stata a Taranto vecchia? Ti piacerebbe visitarla?